Carissimi,
come vedete stiamo ripartendo coi concerti. Anzi, stiamo iniziando i live che fanno riferimento ad “ESSENZIALE”.
L’accoglienza che avete riservato a questo mio nuovo album è stata splendida e di questo non posso che ringraziarvi di cuore.
Tornando al discorso concerti, chiaro che stiamo andando coi piedi di piombo in ottica date , al di là di regole e condizioni la situazione non è certo “normalizzata”. Precauzioni e vincoli sono ben presenti. Non faccio filosofia personale né mi schiero sull’argomento, ci sono delle regole da seguire e punto. Il resto non mi interessa. Vedremo dunque di attenerci a tali regole.
Tornando ad “Essenziale” sto seguendo un percorso di comunicazione possibile. E’ del tutto inutile pensare, pur avendo un buon ufficio stampa e una buona discografica, di poter avere spazi intasati da nepotismi italiani, intrattenimento televisivo imbarazzante, eventi appaltati da amici degli amici. Nonostante, come è accaduto, “Essenziale” entri nei 50 dischi più venduti in Italia senza far cose particolarmente visibili e senza radioline commerciali. Lo dico giusto per essere chiari.
In generale, non pensate che una pandemia possa cambiare qualcosa riguardo alla comunicazione. L’idiozia diffusa non è intaccabile.
Tuttavia, mi interessa anche poco farci troppi ragionamenti.
Dunque immaginatemi sereno nella mia riserva indiana che confina con la vostra. Da lì si guarda il mondo spesso con la voglia di averci poco a che fare e pure a volte anche col desiderio di mandarlo a fare in culo.
Ma dalla riserva indiana si esce per salire su un palco quando è davvero possibile per incontrare la gente che ti è davvero vicina. Che sta in questo mondo come ci stai tu. A cui dai la tua musica. A tu cui provi a dare forza e carezze. Per ricevere in cambio anche tu da loro proprio forza e carezze necessarie.
Ora il discorso si farebbe un po’ più lungo, dunque meglio se mi fermo qui.
Vi aspetto live. Questo è quel che conta.
Un grande abbraccio.
Massimo |