“Diario di vita” sta facendo il suo viaggio. Entrando anch’esso, e la cosa mi da grande gioia, in un frammento della vostra esistenza. Stiamo definendo i concerti che arriveranno durante l’anno e che troverete di volta in volta segnalati nel sito ufficiale e nei social di riferimento. Sono giorni un po’ strani. Ma mi è sempre capitato di far seguire a periodi anche un po’ frenetici, altri di fermo apparente e di riflessioni. Avete presente, credo proprio di sì, quando ti chiedi: “Ok, adesso farò concerti e li farò al massimo possibile e dando tutto quel che ho e poi cosa seguirà?”. Penso che a breve mi metterò a scrivere. Amo questa cosa. Amo anche una specie di bolla dove si finisce e che ti tiene distante il giusto da un tempo e direi anche da un mondo che ti piace ben poco. È anche un modo per salvarsi la vita se ci pensate bene. Badate che ovviamente non mi riferisco a rassegne canore, talent show, radioline commerciali o cose a loro parenti. Mi toccano davvero poco o niente. Da molti anni è finito il tempo dell’incazzatura rispetto all’idiozia più o meno imperante. Se ti riesce, serve e fa bene un distacco pure sorridente rispetto a certe modalità in uso. Questa cosa è spesso una mia fortuna. Fare sempre in modo che gioia o dolore si indirizzino verso cose che hanno un senso, diciamo un qualche valore. Sia esso buono o cattivo. Evitare invece più possibile di coinvolgere un frammento della tua anima in ciò che è nulla. In tanti mi chiedono se Diario sarà una specie di mio ultimo album. È una domanda che anch’io a volte mi faccio ma alla quale oggi non saprei dar riposta. Ho ancora tanto da fare che mi balla in testa e che è da condividere con voi. Vi farò sapere!
Un grande abbraccio,
Massimo |